La pazzia di Orlando

Associazione Figli d'Arte Cuticchio

LA PAZZIA di ORLANDO

ovvero il meraviglioso viaggio di Astolfo sulla Luna
Teatro dell'opera dei pupi, per tutti
Mercoledì 24 maggio ore 20:30 – Teatro Rasi

da antichi canovacci
adattamento e regia Mimmo Cuticchio
con Giacomo Cuticchio, Giuseppe Graffeo, Tania Giordano, Elisa Puleo

Quando Orlando scopre che Angelica si è innamorata di un altro uomo, e per di più non di un guerriero ma di un semplice soldato, impazzisce. La sua pazzia è una furia violenta, che non lascia intravvedere alcuna possibilità di rinsavimento. Soltanto l’intervento del soprannaturale potrà guarirlo dall’incantesimo d’amore e dalla gelosia. Agramante d’Africa porta la guerra a Carlo Magno. Cristiani e Saraceni si scontrano sotto le mura della città di Parigi. Cloridano e Medoro, per recuperare il corpo del loro Re Dardanello, si spingono nottetempo fin sotto le mura della città ma vengono assaliti da un drappello di cristiani, che uccidono Cloridano e feriscono gravemente Medoro. Intanto Angelica, nel tentativo di allontanarsi dalla Francia, giunge nel campo dove si è appena tenuto il combattimento e lì, tra i cadaveri, ode un lamento. Ad essere gravemente ferito è Medoro, che era andato a cercare il corpo del Re Dardanello per dargli onorata sepoltura. Angelica lo soccorre e si innamora perdutamente di lui. Medoro guarisce e i due vivono una bellissima storia d’amore. Nel frattempo Orlando vaga per campagne e monti in cerca di Angelica. A un certo punto, scorge alcune scritte incise nella corteccia degli alberi che rivelano il grande amore tra Angelica e Medoro. Il dolore per il tradimento della sua amata è tale che il paladino impazzisce e distrugge tutto ciò che incontra. Intanto Astolfo, che aveva deciso di cercare Orlando, si trova nel mezzo di un incanto. Condotto dall’Ippogrifo sulla Luna, incontra San Giovanni che gli mostra dove sono custoditi i senni di tutti uomini e dunque anche quello di Orlando. Spetta a lui il compito di prelevare il senno del grande paladino e riportarlo sulla terra.

Mimmo, il maggiore dei figli maschi del cav. Giacomo Cuticchio, nel 1971 si distacca dalla compagnia paterna e forma il gruppo Figli d’Arte Cuticchio operando nelle scuole di ogni ordine e grado. Il 29 luglio 1973 apre il Teatro dei Pupi S. Rosalia a Palermo in Via Bara all’Olivella n. 95 dove ancora oggi si rappresenta il ciclo della storia dei paladini di Francia e dove la conservazione del patrimonio di tecniche tramandate da padre in figlio o da maestro ad allievo è un valore essenziale. Nell’anno 1977, fonda l’Associazione “Figli d’Arte Cuticchio” che accorpa la compagnia omonima. Per la prima volta una compagnia di pupari viene riconosciuta dal Ministero dei Beni Culturali Questo permette un ulteriore sviluppo e qualificazione dell’attività che si estende sempre di più in quei settori dell’artigianato che tradizionalmente affiancavano l’opera dei pupi ed ai quali i pupari si sono sempre appoggiati; le permette di porsi come unità produttiva autosufficiente, in grado di produrre spettacoli, controllarne tutte le fasi, dallo sbalzo dei metalli per le armature, all’intaglio del legno per i corpi dei pupi, alla pittura di scene e cartelli, alla realizzazione dei costumi. La compagnia diretta da Mimmo Cuticchio, salda tre principali linguaggi della comunicazione teatrale: il recupero delle tecniche tradizionali dei pupi e del cunto, la ricerca e la sperimentazione. Oltre all’attività di produzione, il gruppo Figli d’Arte Cuticchio promuove e organizza mostre, rassegne e dal 1985 un festival teatrale dedicato al teatro di figura e alla narrazione intitolato La Macchina dei Sogni. Nel 1997 Mimmo Cuticchio apre i battenti del suo laboratorio e realizza la prima Scuola per pupari e cuntisti con l’obiettivo di garantire un futuro al teatro dei pupi ed al cunto. Il 18 maggio 2001 l’UNESCO riconosce l’opera dei pupi “patrimonio immateriale dell’umanità”. Nel 2013, con un decreto, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Direzione Generale per gli Archivi Servizio II Tutela e conservazione del patrimonio archivistico, ha dichiarato l’archivio cartaceo dell’Associazione Figli d’Arte Cuticchio di interesse storico.

English version

When Orlando discovers that Angelica has fallen in love with another man, and moreover not with a warrior but with a simple soldier, he goes mad. His madness is a violent fury, which leaves no glimpse of any possibility of coming to his senses. Only the intervention of the supernatural will be able to cure him of the love spell and jealousy. Agramante of Africa brings the war to Charlemagne. Christians and Saracens clash under the city walls of Paris. Cloridano and Medoro, in order to recover the body of their King Dardanello, go at night as far as the city walls but are attacked by a group of Christians, who kill Cloridano and seriously wound Medoro. Meanwhile Angelica, in an attempt to get away from France, arrives in the field where the fight has just taken place and there, among the corpses, she hears a lament. Seriously wounded is Medoro, who had gone to look for the body of King Dardanello to give him an honorable burial. Angelica rescues him and falls madly in love with him. Medoro heals and the two live a beautiful love story. Meanwhile Orlando wanders through the countryside and mountains in search of Angelica. At one point, he sees some writings engraved in the bark of the trees which reveal the great love between Angelica and Medoro. The pain for the betrayal of his beloved is such that the paladin goes mad and destroys everything in his path. Meanwhile Astolfo, who had decided to look for Orlando, finds himself in the middle of a spell. Conducted by the Hippogriff on the Moon, he meets San Giovanni who shows him where the wits of all men are kept and therefore also that of Orlando. It is up to him to take the wisdom of the great paladin and bring it back to earth.

Mimmo, the eldest son of the cav. Giacomo Cuticchio, in 1971 detaches himself from his father’s company and forms the Figli d’Arte Cuticchio group operating in schools of all levels. On 29 July 1973 the Teatro dei Pupi S. Rosalia opens in Palermo in Via Bara all’Olivella n. 95 where the cycle of the history of the paladins of France is still represented today and where the preservation of the heritage of techniques handed down from father to son or from master to pupil is an essential value. In 1977, he founded the “Sons of Art Cuticchio” Association which brings together the homonymous company. For the first time a company of puppeteers is recognized by the Ministry of Cultural Heritage This allows further development and qualification of the activity that extends more and more in those craft sectors that traditionally flanked the work of the puppets and to which the puppeteers they always leaned on each other; allows it to act as a self-sufficient production unit, capable of producing shows, controlling all phases, from the embossing of metals for the armor, to the wood carving for the bodies of the puppets, to the painting of scenes and signs, to the creation of the costumes . The company directed by Mimmo Cuticchio welds three main languages of theatrical communication: the recovery of the traditional techniques of puppets and cunto, research and experimentation. In addition to the production activity, the Figli d’Arte Cuticchio group promotes and organizes exhibitions, reviews and since 1985 a theater festival dedicated to puppetry and storytelling entitled The Machine of Dreams. In 1997 Mimmo Cuticchio opened the doors of his laboratory and created the first school for puppeteers and cuntisti with the aim of guaranteeing a future for the puppet theater and the cunto. On May 18, 2001, UNESCO recognized the puppet theater as an “intangible heritage of humanity”. In 2013, with a decree, the Ministry of Cultural Heritage and Activities and Tourism – Directorate General for the Archives Service II Protection and conservation of the archival heritage, declared the paper archive of the Cuticchio Figli d’Arte Association of historical interest .

Data

24 Mag 2023
Expired!

Ora

20:30
Teatro Rasi

Luogo

Teatro Rasi
Via di Roma 39, Ravenna
Festival Arrivano dal Mare!

Organizzatore

Festival Arrivano dal Mare!

Dialogo con l’inerte. La poetica dei materiali

con Marzia Gambardella | MalaStranaCompagnie (Francia)

sabato 28 e domenica 29 maggio ore 9:00-13:00 e 14:00-18:00
Gambettola

Il Seminario propone di esplorare le possibilità drammaturgiche che nascono dal rapporto tra attore-manipolatore e materiale. Il dialogo con l’inanimato è un continuo gioco di specchi e rimandi: alla stimolazione del manipolatore corrisponde una risposta del materiale che diventa domanda per il manipolatore e così via in una “mise en abîme” in cui i confini tra manipolatore e manipolato si perdono, o meglio, si fondono in un continuo dialogo. 

Bussole di questa esplorazione saranno gli strumenti della Compagnia Philippe Genty. Incontreremo il materiale mettendoci al servizio della sua dinamica, ascoltando la sua essenza, scoprendone qualità poetiche e possibilità metaforiche. Lasceremo che la dinamica evocativa del materiale possa guidare l’incontro con le nostre risorse intime, la nostra memoria, i ricordi, i nostri paesaggi interiori. Scopriremo il materiale come partner, prolungamento, eco del nostro inconscio. Ci lasceremo guidare in questo dialogo avendo cura di articolare il nostro rapporto col materiale tra dissociazione e contaminazione per scoprire differenti possibilità di scrittura scenica.

 

Marzia Gambardella

Laureata in Filosofia, si forma e lavora come attrice tra Roma e Milano. S’innamora delle marionette, impara a costruirle, ad animarle e nel 2009 si trasferisce in Francia per lavorare con Philippe Genty; è interprete e marionettista in Voyageurs Immobiles e nello spettacolo di teatro d’oggetti La llamada del mar. Collabora con altre compagnie in qualità di attrice, marionettista e regista. Nel 2016 fonda a Parigi MalaStranaCompagnie. Quello che le interessa è un teatro visuale non mediato dalla parola – o per meglio dire dalla mente. Un teatro in cui gesti, suoni, immagini, materiali, marionette diano corpo ai nostri sentimenti, alle nostre contraddizioni, a ciò che dentro ci abita.Ciò che le interessa è l’essere umano di fronte a se stesso. In questo senso la marionetta nel suo lavoro diventa un doppio, declinazione ed eco dell’attore-marionettista… o viceversa. Nel 2010 inizia a insegnare e negli anni il lavoro pedagogico la appassiona sempre più. Attualmente in Italia è la sola persona autorizzata da Philippe Genty ad insegnare il suo metodo.

 

The performer, the object and the secret in between

con Yael Rasooly (Israele)

lunedì 23 maggio ore 9:00-13:00 e 14:00-18:00
Ravenna
Laboratorio in lingua inglese

In questo breve e intenso workshop, Yael Rasooly invita i partecipanti in un viaggio creativo nell’universo del teatro d’oggetti. I partecipanti esploreranno il dialogo e le relazioni tra il performer/personaggio e oggetti “ready made”. Si cercheranno oggetti che “caricati” di senso, sia dall’uso dell’oggetto, sia dalle sue associazioni simboliche, o oggetti che contengano un carico emotivo legato alla memoria e alla storia personale. Si svolgeranno esercizi e improvvisazioni in gruppo, anche toccando il tema della creazione individuale come punto di partenza per lo sviluppo futuro. Il corpo verrà utilizzato in relazione agli oggetti e alla loro manipolazione, così come la voce, sia nel parlare che nel cantare. Soprattutto il laboratorio mira a far immergere i partecipanti nel processo di creazione stesso, fornendo strumenti per il lavoro individuale e di gruppo. Per entrare nello spazio interiore dell’invenzione e giocosità, passando attraverso l’ingorgo artistico, improvvisando, lavorando velocemente, con accresciuta sensibilità e con piacere.

Yael Rasooly

regista, attrice, cantante e burattinaia acclamata dalla critica. Nata a Gerusalemme nel 1983, si è formata come pianista e cantante classica e ha proseguito gli studi in scenografia teatrale alla Central Saint Martin’s di Londra. Il suo personale linguaggio teatrale si basa su un approccio multidisciplinare che unisce teatro degli oggetti, teatro di figura, arte visiva e musica. Oltre alla carriera teatrale, Yael si esibisce come cantante con numerosi ensemble/orchestre in Europa e Nord America. I suoi spettacoli sono stati presentati in più di 30 paesi e centinaia di teatri in tutto il mondo, ottenendo numerosi premi internazionali. Negli anni ha insegnato in varie istituzioni come il Trinity College, l’Università di Connecticut e l’Eugene O’neill Theatre Centre.

Laboratorio di animazione e manipolazione AnimaTO

con Tonino Murru | Is Mascareddas

venerdì 20, sabato 21 e domenica 22 maggio ore 9:00-13:00 e 14:00-18:00
Ravenna

Il Teatro di Animazione è una forma d’arte in cui un oggetto inanimato prende vita grazie alla perizia tecnica, alla sensibilità e all’intuito umano del burattinaio. Dare vita a ciò che vita non ha, impone inoltre un’indagine importante sulle caratteristiche di questa “nuova esistenza”. AnimaTO è un’analisi sulle diverse possibilità espressive del teatro di animazione, un laboratorio rivolto agli adulti per scoprire il burattino come strumento drammatico. È un percorso conoscitivo sulla manipolazione e la drammaturgia del burattino e di altri oggetti da animare.

Argomenti trattati:

  • Introduzione al Teatro di Figura
  • Il Teatro dei Buattini: breve storia e principali tecniche di animazione
  • La scoperta dello strumento drammatico: esercizi di manipolazione, gestualità e azione anatomica del burattino
  • Creazione del personaggio tramite la sperimentazione scenica in baracca e l’analisi identitaria e storica del personaggio

Is Mascareddas

Fondata da Antonio Murru e Donatella Pau nel 1980, la Compagnia Is Mascareddas è una realtà culturale che ha contribuito in modo determinante alla diffusione e alla conoscenza del Teatro di Figura in Sardegna, tradizione teatrale fino ad allora pressoché sconosciuta nell’isola. L’idea di fondo che sostiene l’attività della compagnia è che il teatro animato dai burattini è teatro a tutti gli effetti, con pari dignità rispetto al teatro con attori. Accanto all’attività di produzione, la compagnia svolge in Sardegna un importante ruolo nella diffusione del Teatro di Animazione – ma anche del teatro ragazzi – ideando e allestendo progetti, festival, rassegne che ospitano compagnie italiane e internazionali.

ORIPHOEA

Mille origami in mostra
a cura di
Lorenzo Gianmario Galli

In Giappone si dice che gli dei esaudiscano un desiderio a chiunque faccia 1000 origami di gru. Di questa tradizione, detta senbazuru, amo la ritualità intima, la disciplina che implica e la ripetitività meditativa che genera. Mentre costruivo i miei 1000 origami, forse per il particolare periodo storico che stiamo vivendo, più che alla gru non riuscivo a non pensare ad un altro animale, anch’esso legato al mito: la fenice. La nascita dalle proprie ceneri, ma anche la morte nel proprio nido ed il ritorno in una forma nuova… sono solo alcuni degli elementi simbolici che l’uccello di fuoco porta in sé. Così, dopo aver dato forma a 1000 origami di uccellini, ho capito che potevano essere delle piccole fenici. Perché no? Nessuno l’ha mai vista una fenice! Per questo le ho chiamate “orifea” (da “origami di fenice”). 

Le orifee sono diventate il punto di partenza per un progetto video, diviso in due parti:  Oriphoea zero è un cortometraggio con attori in carne e ossa e figure animate in stop-motion; per I cacciatori di orifee, invece, l’idea è quella di un “documentario poetico” per raccontare, come una serie di immagini senza un vero filo narrativo, gesti creativi intimi, di cui sono stato testimone durante questo 2020/21. L’intento è di voler trovare semi di bellezza in mezzo al marasma di sensazioni che ha caratterizzato una condizione unica e inedita come quella del confinamento obbligatorio . Le orifee non sono più animate, ma sono sempre presenti sia come oggetti fisici, sia, e soprattutto, come metafora. 

ANIMATAZINE

Progetto editoriale sperimentale
a cura di
Alessandra Amicarelli e Valeria Sacco

ANIMATAZINE è la prima fanzine italiana, cartacea e digitale, trilingue (FR IT EN), dedicata al teatro animato. Progetto editoriale sperimentale ed innovativo, completamente indipendente, ospita artisti, pensatori, creatori e ricercatori di tutto il mondo. Durante il festival, in contemporanea con il lancio del numero 0 di ANIMATAZINE e l’apertura di una campagna di crowdfunding, il progetto verrà presentato alla stampa e al pubblico. 

Venerdì 8 ottobre ore 12:00
Gambettola - Sala Fellini

Conferenza stampa di presentazione del progetto. In presenza e online su piattaforma Zoom. Per segnalare la propria presenza o richiedere il link Zoom scrivere a prenotazione@teatrodeldrago.it

Sabato 9 ottobre ore 18:30
Gambettola - Ex Macello

Presentazione di ANIMATAZINE, progetto editoriale sperimentale. Prenotazione obbligatoria al 392 6664211 o via mail a prenotazione@teatrodeldrago.it

dal 7 al 9 ottobre

Laboratorio sul tema dell’acqua dedicato agli studenti dei corsi di teatro di figura Animateria e I mestieri del Burattinaio

Valentina Lisi

RELAZIONI NECESSARIE

Venerdì 8 ottobre ore 18:00
Teatro Comunale di Gambettola

di e con Valentina Lisi
regia Nadia Milani
in collaborazione con Festival Incanti, Teatro del Drago
spettacolo finalista Progetto Cantiere 2020*
Dai 12 anni

Biglietto ridotto €5, intero €10
Prenotazione obbligatoria

Che cos’è una dipendenza? “Relazioni Necessarie” inizia così, con una domanda scomoda ma, per l’appunto, necessaria. In scena, un grande e polveroso Album di Famiglia, riproposto in versione libro Pop Up, con le sue fotografie che prendono vita e si animano attraverso l’utilizzo di sagome e figure di carta. E poi? Poi c’è Matilde, una giovane ragazza che ci racconta le vicende della sua bizzarra famiglia di origine e del suo diventare grande tra vicessitudini e dinamiche che si ripetono ciclicamente, tra vizi, manie, abitudini e imposizioni dettate da una società patriarcale che si nutre di luoghi comuni, convenzioni e stereotipi.

Teatro dei Piedi

CUCINA IN PUNTA DI PIEDI

Domenica 10 ottobre ore 21:00
Teatro Comunale di Gambettola

Ideazione Laura Kibel e Veronica Gonzalez
interprete Veronica Gonzalez
regia Laura Kibel
scene Rocio Matosas
realizzazione pupazzi, costumi, oggetti Laura Kibel, Rocio Matosas
elaborazione musiche Gaetano Ferrara
voce Artusi Mauro Magliozzi
foto M. Marchetti / E.Biguzzi
realizzazione video GeoMultimedia 
Teatro di figura per un attrice e due piedi. Dai 14 anni

Biglietto ridotto €5, intero €10
Prenotazione obbligatoria

La straordinaria figura di Pellegrino Artusi raccontata attraverso gli occhi incantati della sua fedele aiutante Marietta. La cucina fa da sfondo al rapporto tra il Maestro, burbero ma bonario, e l’Allieva, pasticciona, sognatrice ma sempre devota. Con abilità di trasformista, Veronica Gonzalez dà vita a episodi esilaranti utilizzando la tecnica del “Teatro dei Piedi”. I personaggi dello spettacolo sorgono dai piedi e dalle gambe dell’attrice creando invenzioni, gag e coreografie sorprendenti accompagnata da quei giganti (Rossini, Ponchielli, Verdi, Puccini, Collodi) che come lo stesso Artusi hanno fatto l’Italia degli ITALIANI. Questo omaggio a Pellegrino Artusi non vuole essere una biografia né un trattato di cucina, proprio per la scelta espressiva di non usare la parola. Grazie al teatro di figura, gli stimoli saranno più visuali e fantasiosi nella prospettiva di arrivare ad un pubblico internazionale. Il libro di Artusi è stato tradotto in moltissime lingue, le emozioni invece viaggeranno “in punta di piedi”.

Duo La Fortuna

NON SOLO PUPPETS

Domenica 10 ottobre ore 18:00
Piazza Pertini - Gambettola

di e con Gianluca Palma e Fabio Zanagelli
Teatro di strada con marionette e attori
Per tutti

Ingresso gratuito
Prenotazione obbligatoria

Fabio Zaganelli, in collaborazione con Gianluca Palma sono il Duo La Fortuna, in un nuovo spettacolo che attinge dal repertorio del teatro di figura, clown e giocoliere per creare un originale e coinvolgente duo comico. Otto il pupazzo, direttore del Grande Puppet Circus, è alla ricerca di un nuovo artista per il suo show. Purtroppo all’audizione si presenta un solo candidato: Fabius! In un susseguirsi di guai e battibecchi, tra improbabili prove musicali e controverse abilità circensi, spetterà all’applauso del pubblico decidere se il provino sia stato superato…

Drammatico Vegetale

QUATTRO VOLTE ANDERSEN

Venerdì 8 ottobre ore 9:30 e 10:45
Longiano - Sala San Girolamo

Compagnia Drammatico Vegetale/Ravenna Teatro
di Pietro Fenati
con Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni
regia Pietro Fenati
scenografia e figure Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni
luci e audio Alessandro Bonoli
referente tecnico Alessandro Bonoli
organizzazione William Rossano, Sara Maioli

Quella di Andersen è stata una vita spesa a scrivere e raccontare storie, a ritagliare strane e divertenti figurine nella carta, per animare il suo personale, onirico teatro della vita. Un pisello rinsecchito, un vecchio soldatino, una scatola di cartone trasformata in teatrino di figure, una forbice e poco altro, si mettono a raccontare. Oggetti-ricordo, sufficienti ad alimentare il racconto di Olechiudigliocchi, de La principessa sul pisello, delle due lumachine della Famiglia felice e del Tenace soldatino di stagno. Un semplice teatrino diventa, per la magia del teatro, il microcosmo delle nostre paure e delle nostre gioie.

Salvatore Gatto PULCINELLA: 500 ANNI PORTATI BENE

Domenica 23 ore 20:00
Artificerie Almagià

di e con Salvatore Gatto

Questo spettacolo è un antico canovaccio che viaggia almeno dal 1500. Pulcinella è il protagonista e, insieme ai personaggi che seguono le luci della ribalta, racconta storie di vita quotidiana. Infatti una delle situazioni “costanti” nel mondo delle guarattelle è la lotta tra Pulcinella e Pasquale Finizio detto “terremoto” (il guappo) o cacciuttolo (il cane) o anche Capa ‘e provolone (la morte) e così via. Alla fine il bene trionfa sempre sull’iniquità, la verità sull’ingiustizia, la vita sulla morte. Ecco l’eccezionalità di Pulcinella. La musica si interseca con le armonie e ritmi di questo spettacolo, ricama un arazzo di suoni gioiosi e accattivanti. Se Pulcinella, visto in chiave simbolica, rappresenta l’uomo, gli antagonisti allora sono i suoi bisogni e le sue paure. È proprio quando li sconfigge che quelle stesse paure e quegli istinti negativi che sono in lui e nel pubblico vengono esorcizzati. Così come le vecchie canzoni e danze  di esorcismo e magia che ristabilivano l’armonia del tutto. 

Salvatore Gatto è uno dei più genuini rappresentanti della tradizione dei burattini a guanto napoletani, le Guarattelle, e con la sua opera ha contribuito a preservare una tradizione che risale al 1400. Per quanto abbia partecipato a numerosissimi festival ed eventi, non ha mai abbandonato il teatro di strada.

Accademia della Sgadizza

I DUE DOTTORI​

Sabato 9 ottobre ore 21:00 Teatro Comunale di Gambettola

testo e regia Romano Danielli
Con Romano Danielli, Marco Iaboli, William Melloni, Grazia Punginelli, Riccardo Pazzaglia e Mattia Zecchi
tecnico Alessandro Benussi
Spettacolo di burattini classici della tradizione emiliano-romagnola. Dai 14 anni

Biglietto ridotto €5, intero €10
Prenotazione obbligatoria

I due dottori è una commedia sicuramente originata da quella dell’Arte che trae spunto dallo scambio dei personaggi. In questa vicenda Fagiolino, travestito da Balanzone, tenta di imporre a Rosaura in sposo un giovane indesiderato, il tutto accompagnato da equivoci e incomprensioni con Sganapino e i personaggi emiliani del teatro dei burattini.

Hombre Collettivo

CASA NOSTRA

Venerdì 8 ottobre ore 21:00
Teatro Comunale di Gambettola

regia Riccardo Reina
con Angela Forti, Agata Garbuio, Aron Tewelde
con il sostegno di BRAT, Associazione Malerba, Teatro del Drago, Associazione UOT
Vincitore Premio Scenario Infanzia 2020
Premio della Critica Direction Under30 2021
Teatro immagine e teatro d’oggetti. Dai 14 anni
A seguire dibattito con il pubblico

Biglietto ridotto €5, intero €10
Prenotazione obbligatoria

 

«Ciò che ci illudiamo di combattere fuori di noi, è già dentro di noi, dentro la quotidianità della nostra vita, anche se non ne siamo consapevoli». R. Scarpinato

23 settembre 2021: la sentenza della Corte d’Assise di Palermo sul processo della Trattativa Stato-Mafia riporta alla superficie della nostra memoria affastellata di immagini un pezzo di passato. Un pezzo di passato che, per quanto recente, è già diventato storia. Un pezzo di storia che, per quanto decisivo, rischia già di cadere nell’oblio, con tutti i suoi paradossi e le sue contraddizioni. Un pezzo fondamentale per capire il puzzle del nostro presente. Un pezzo che si è tentato in tutti i modi di nascondere, alterare, ignorare: un pezzo mancante. Casa Nostra non è solo un titolo: Nostra è la Casa che ci troviamo ad abitare, con tutto ciò che contiene. Nostra, che lo vogliamo o no, è quella Strana Cosa che abbiamo ereditato dagli inquilini precedenti. Nostra è la stanza dei giochi dove siamo stati finora rinchiusi, dove i bambini vengono lasciati mentre i “grandi” si occupano delle cose serie, quelle cose che è meglio che i bambini non sentano e non vedano.

I Burattini di Riccardo

VIAGGI DANTESCHI e BURATTINESCHI

Conferenza-spettacolo per festeggiare i 30 anni di attività di Riccardo Pazzaglia
Sabato 9 ottobre 2021 ore 16:30
Teatro Comunale di Gambettola

a cura di Riccardo Pazzaglia
introduce Alberto Beltramo, bibliotecario della Casa di riposo per artisti Lyda Borelli di Bologna

Biglietto ridotto €5, intero €10
Prenotazione obbligatoria

 

Era il 1991 quando l’undicenne Riccardo Pazzaglia mosse i suoi primi passi a livello professionale recitando con i burattini. Oggi, dopo trent’anni, il burattinaio bolognese rivive le principali tappe della sua carriera come un viaggio dantesco, nel tentativo di districarsi in una ‘selva oscura’, il mondo dei suoi esordi, fatta di caos tra i vecchi burattini destinati a scomparire e le ormai consolidate e incalzanti nuove forme di teatro di figura. Come Dante, anche Riccardino troverà la sua guida, il maestro Demetrio Presini, che lo accompagnerà per un lungo tragitto della sua carriera. La chiacchierata sarà arricchita da letture e da proiezioni di immagini tratte dal volume, scritto da Riccardo, Burattini a Bologna. La storia delle teste di legno edizioni Minerva.  Un libro d’arte, illustrato abilmente da Wolfango, suddiviso anch’esso, come il poema dantesco, in tre parti e organizzato come un copione da burattini. Una commedia in cui, nell’ultimo atto, nel cielo dei nostri burattini, ecco intravedersi un chiarore paradisiaco. Durante la conferenza, oltre al dottor Balanzone, prenderà la parola ovviamente anche il burattino Dante Alighieri.Buon viaggio a tutti e… W i burattini! 

Compagnia Nasinsù

CREPI L'AVARIZIA

Domenica 10 ottobre ore 11:30
Spazio antistante al Teatro Comunale

di e con Sandra Pagliarani
aiuto in baracca Emanuela Petralli/Brina Babini
collaborazione drammaturgica Elena Baredi
Spettacolo di burattini a guanto in baracca – Per tutti

Evento gratuito
Prenotazione obbligatoria

A cosa servono le chiavi? A chiudere, a possedere o ad aprire e offrire? A questi interrogativi, nel gioco antico delle teste di legno, tenta di rispondere la messa in scena di questo spettacolo. La storia, ripercorrendo la struttura classica delle commedie, racconta le avventure di Miglio Gepponi, proprietario e custode di chiavi che aprono i suoi infiniti tesori, padrone avaro e cattivo, che tutto vorrebbe possedere e avere, persino gli affetti oltre che gli affettati….persino il suo leone – cane da guardia Ruggi. Gepponi è talmente avaro anche di sentimenti che vorrebbe condannare la figlia all’infelicità. Ma dovrà fare i conti con la furbizia e le armi segrete della servetta Teresa che tanto a cuore ha Carolina! Il pubblico sarà portato a riflettere, con partecipate risate e come nella migliore tradizione del teatro dei burattini, che la vera ricchezza non dipende dal possesso.

Burattinificio Mangiafoco

L'ORCO NEL FAGIOLO

Domenica 10 ottobre ore 16:00
Gambettola - Piazza Pertini

Testo di Margherita Cennamo e Nader Ghazvinizadeh
liberamente ispirato alla fiaba popolare inglese “Jack e il fagiolo magico”

scenografie di Michele Cennamo
Teatro di burattini. Per tutti

Evento gratuito
Prenotazione obbligatoria

Esistono i fagioli magici? E se esistono, cosa si cela al loro interno? 
Una fiaba che parla del magico e pauroso passaggio dall’infanzia all’età adulta.

Teatro Medico Ipnotico

SAFARI

L’avventura del piccolo Verdi e della sua amica Violetta

Domenica 10 ottobre ore 17:00 Piazza Pertini - Gambettola

Burattinai Patrizio Dall’Argine, Veronica Ambrosini
burattini, scene, costumi Patrizio Dall’Argine, Veronica Ambrosini
assistente Andrea Alberici
musiche Luca Maini
Teatro dei burattini. Dai 3 anni

Evento gratuito
Prenotazione obbligatoria

Il capocomico Lomé per poter sopravvivere, è ancora alle prese con il problema di rendere attuale il suo teatrino di burattini. Inventa allora un Format, il “fotosafari”e organizza un casting. Tra i candidati la giovane Violetta presenta il progetto piú convincente: vorrebbe portare equilibrio all’eccesso di “domestico” dei nostri tempi e per farlo pensa di fotografare il “selvatico” che si cela nel bosco. Il problema maggiore è vincere la sua paura di non essere all’altezza del compito. Ci riuscirá? Gli Spiriti del bosco incantato cercheranno di aiutarla…