
NataLì e la conchiglia misteriosa
di e con Gabriella Roggero
marionette, burattini e pupazzi Gabriella Roggero
scenografia Gabriella Roggero e Giorgio Rizzi
musiche Giorgio Rizzi
consulenza alla sceneggiatura e alla regia F. Perini e R. Scala
consulenza coreografica Noemi Bassani
– Babu, Babu, svegliati!..Svegliati, presto!
– Ehi, ma che succede?
– Ho fatto un sogno… il vento mi ha parlato… è tempo di partire!
La storia narra di una bambina che era proprio… nata-lì …, in quella parte di mondo dove il cielo è il più azzurro e il mare ha il colore dello smeraldo. Papà e mamma un giorno decidono che bisogna partire perché soffrono fame e sete a causa della carestia. Lasciando a malincuore l’amata terra NataLì si ritroverà in un paese sconosciuto dove l’accoglieranno diffidenza e pregiudizi. Senza perdersi d’animo, attingerà all’amore ricevuto dai genitori, agli insegnamenti e ai doni dei suoi nonni. Assieme al pubblico, riporterà la libertà alla buona Regina NataQui e a tutto il suo popolo fino ad allora oppresso dal Re divenuto mostro, con la speranza di vivere in un mondo dove nessuno si debba sentire “straniero” ne Qui, ne Lì.
In scena strutture che si trasformano a vista e un’attrice/narratrice che anima grandi marionette alternate a burattini a guanto e pupazzi giganti, in una storia coinvolgente e magica allo stesso tempo. Oltre a temi come l’emigrazione, la multietnicità, l’accettazione del diverso e l’integrazione, la storia affronta argomenti come la solitudine, la crescita e l’importanza del rapporto anziano/bambino.